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Pubblicato il: Ottobre 20, 2022
Forestali, approvata ipotesi di contratto integrativo regionale: il 15 novembre attivo unitario regionale a Salerno
Questa mattina nella sede di EBAT Napoli, l’Ente Bilaterale del settore agricolo, le segreterie regionali di Fai Cisl, Flai-Cgil e Uila Uil Campania hanno approvato l’ipotesi di contratto integrativo regionale per gli addetti ai lavori di sistemazione idraulico-forestale e idraulico-agricola. Il contratto, che interessa una platea di oltre 5mila lavoratori idraulico-forestali ed agrario-forestali, verrà sottoposto e discusso con i lavoratori e le lavoratrici del comparto il prossimo 15 novembre, data in cui le segreterie regionali dei sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil terranno un attivo unitario regionale a Salerno.
Scarica l’ipotesi di CIRL (pdf)
Il rinnovo del CIRL regionale risulta fondamentale per la centralità assunta dai processi di riforma in atto e il rilancio della nuova forestazione, con nuove funzioni fondamentali svolte dagli Enti Delegati attraverso interventi sempre più tempestivi e qualificati, sulle tante emergenze e calamità che colpiscono sempre di più il nostro territorio regionale. La nuova forestazione in Campania deve essere e diventare produttiva, una rivisitazione seria e costruttiva che deve coniugare innovazione e produttività con valorizzazione economica e ambientale oltre a configurare un sistema forestale multifunzionale a tutto campo attraverso il quale è possibile affrontare efficacemente problemi di prevenzione del rischio idrogeologico, manutenzione del territorio, dell’ambiente e dei paesaggi montani e collinari.
Per questo diventa importante rivedere ed adeguare le strategie delle aree montane e collinari quale fattore chiave della green economy- da attuare attraverso diverse e più specifiche politiche per la montagna in linea con gli obiettivi previsti dell’Agenda 2030 dell’ONU e del Green Deal Europeo che si fonda su alcuni importanti pilastri quali, la Strategia Europea per la Biodiversità, la strategia Forestale Europea, la strategia Europea per il clima e la PAC con la sua Strategia Farm To Fork.
In questo contesto le risorse forestali della Campania presentano alcune peculiarità che ne evidenziano l’importanza non solo da un punto di vista ambientale, ma anche dal punto di vista economico, sociale e di coesione territoriale, tanto che potrebbero essere considerate a pieno titolo come un asset prioritario su cui fondare il rilancio socioeconomico di tutte le aree interne della nostra regione. In questo quadro, si evidenzia, il ruolo centrale dei forestali sempre più legato alla messa in sicurezza del territorio e del tessuto sociale.
Tra le novità principali previste dall’ipotesi di contratto, l’aumento salariale dell’8 per cento, disposizione in materia di tutela della violenza di genere, aiuti economici per il diritto allo studio dei figli delle lavoratrici e dei lavoratori anche extracomunitari, purchè abbiamo lavorato almeno 151 giornate in un anno.
“Ora – dicono i segretari generali di Fai Cisl, Flai-Cgil e Uila Uil Campania, Bruno Ferraro, Giovanna Basile ed Emilio Saggese – la parola passa alle lavoratrici ed ai lavoratori con l’auspicio che questa ipotesi possa raggiungere il più ampio consenso così da essere definitivamente approvato. Poi – hanno concluso – spetterà alla Regione Campania e all’Uncem Campania il compito di applicarlo e farlo rispettare nella sua totalità”.