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Pubblicato il: Aprile 22, 2023
Beni confiscati, Cgil e Flai Campania: “Da De Luca parole superficiali e fuorvianti”. Il 29 aprile manifestazione contro le camorre a Scafati
“Riteniamo superficiali e fuorvianti le parole del Presidente De Luca al secondo forum espositivo sui beni confiscati. Ancora una volta il rifiuto del confronto e dell’ascolto determina una concezione grossolana e lontana dalla realtà. Continuare ad asserire che la soluzione ai beni confiscati sia la vendita, significa averci capito veramente poco. L’assessore Morcone e il presidente De Luca concordino una linea comune sul tema e comprendano che solo mettendo in campo buone pratiche nella gestione dei beni confiscati si può creare buona occupazione”.
Così in una nota I segretari generali di Cgil e Flai Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci e Igor Prata, commentano le affermazioni del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso del secondo forum dei beni confiscati in corso a Napoli.
“Vogliamo quindi ricordare al Presidente, così come ci ha insegnato Pio La Torre, – affermano Ricci e Prata – che l’aggressione ai patrimoni mafiosi è la principale attività di contrasto al potere criminale sul territorio. Chi potrebbe riacquistare sul mercato quel patrimonio? Con quale conseguenza? Con buona pace per le attività di contrasto. Ma è così complicato – proseguono – ricordare che la legge di iniziativa popolare 109 del 1996 sul riutilizzo sociale dei beni confiscati, nacque all’indomani della stagione stragista delle mafie, con il compito di restituire il maltolto ai territori vessati dalla presenza mafiosa? I beni confiscati, rappresentano il risarcimento del danno da parte dei mafiosi ai cittadini che hanno vissuto la presenza criminale. Sono beni comuni, essenziali per la comunità, ma con una particolarità: il portato di memoria, ci ricordano allo stesso tempo quante vittime innocenti ha mietuto la violenza criminale”.
“Per difendere questa idea, per affermare che i beni confiscati sono un volano di sviluppo attraverso la dignità del lavoro – annunciano – sabato 29 aprile ci troveremo a Scafati, a manifestare a difesa del Fondo intitolato alla memoria di Nicola Nappo, oggetto di numerosi atti intimidatori e vandalici, ma anche per resistere agli attacchi dei vari De Luca e Salvini che di continuo parlano di vendita del patrimonio sottratto ai clan. Saremo a Scafati, città medaglia d’oro alla Resistenza, perché oggi come allora, resistere è un progetto di cambiamento, e noi questi territori li vogliamo cambiare, liberare dal malaffare e costruire percorsi di sviluppo attraverso il lavoro e la cultura. Perché per noi, i beni confiscati, beni comuni, non hanno prezzo, perché non ha prezzo la memoria di un Paese”.